UN LIBRO; UN REGALO; UNA COSCIENZA
Eleven: Psiche
e Zodiaco - Genesi e sviluppo della coscienza descritti dagli archetipi
zodiacali. Prima edizione italiana con postfazione
del Prof. Paolo Aldo Rossi. Prefazione e
Premessa dell’autore. Il formato del libro è di cm 17 x
24 con carta all’interno patinata opaca da 115 gr e conta 528 pagine
stampate a 4 colori; la copertina è in cartoncino da
350
grammi con padellette, stampata su lato esterno a 4 colori
e plastificazione esterna lucida; rilegatura e confezione in filo refe. Il testo è illustrato da 200
immagini di cui 124
a colori e 74 in bianco e
nero con complessive 630 note a piè pagina e 278 riferimenti bibliografici riguardanti
alchimia e magia, astrologia e astronomia, cabala, yoga, numerologia, filosofia,
letteratura, mitologia, psicologia, religioni e sacre scritture, simbolismo,
esoterismo, storia delle religioni, antropologia, favole e varie. Peso Kg.
1,300. Edizioni Nova
Scripta, Genova - Euro
58,00. Codice a barre ISBN
978-88-88251-26-4
Questo
libro nasce da un lungo percorso e un’incessante ricerca condotta dall’autore e
dal Center Eleven da oltre un
quarantennio. L’opera nel suo insieme si propone come strumento di studio per
far conoscere diversi aspetti del simbolismo, partendo dai concetti più semplici
per giungere a quelli più complessi e profondi. Nello specifico, Psiche
e Zodiaco
tratta degli Archetipi
Zodiacali
e del loro verosimile influsso sullo sviluppo della coscienza dell’essere umano
maschile e femminile che possiede modalità proprie e differenti per estensione e
interiorità.
Mediante
l’analisi accurata e la comparazione di discipline diverse come Alchimia e Magia, Astrologia e Astronomia, Cabala, Simbolismo, Esoterismo, Yoga, Numerologia, Filosofia, Letteratura, Mitologia, Psicologia, Storia delle Religioni
e Sacre
Scritture, Antropologia
e Favole,
il testo si prefigge di ampliare e trascendere il senso letterale delle cose per
captarne i messaggi più celati, spogliandoli dei contenuti e delle sovrastrutture razionali della cultura
predominante, offrendo così diversi livelli di interpretazione e stabilendo
suggestive correlazioni tra le suddette discipline, laddove queste sono profondamente congiunte
all’antichissimo modello zodiacale. In
tale originale ricerca, l’ipotesi è che l’astrologia sia un complesso sistema di
memoria
archetipica,
una specie di “mnemoteca”
nella quale è racchiuso, tra l’altro, un sapere psicologico empirico che si
esprime metaforicamente per mezzo della simbologia e della struttura zodiacale.
Comprendere
il significato dei simboli significa capire e penetrare i misteri della vita e
dell’umanità che ci ha preceduto; significa affrontare la tematica di conoscenza
della natura e delle sue relazioni con il Macrocosmo
e
il Microcosmo.
Ne è scaturito un lavoro che sotto molti aspetti è completamente nuovo, capace
di aprire diverse e inconsuete prospettive nell’interpretazione dei risvolti
psicologici umani collegati ai segni zodiacali.
Tra
gli argomenti trattati nella prima parte troviamo il concetto di
archetipo e di simbolo, l'importanza dei miti, le radici della psicologia del
profondo, lo Zodiaco come archetipo cosmico, l'asse del mondo, la bipolarità
cosmica, la
Triade , la
Tetrade , la
Croce , il Cerchio e la Spirale. Segue una
seconda parte dove è descritto lo Zodiaco come Mandala
universale e la descrizione
particolare di ogni Archetipo relativo a ciascun segno zodiacale.
La
terza parte è dedicata alle basi archetipiche della differenziazione tra
Maschile e Femminile e le modalità del loro sviluppo, anche qui descritte per
ogni archetipo zodiacale.
In
appendice vi sono le note sulla tipologia psicologica desumibile dagli
archetipi cosmici dominanti, l'Astrologia e i postulati della psicologia del
profondo. Il testo si chiude con il Mito di Amore e Psiche e la Postfazione del Prof.
Paolo Aldo Rossi.
Con
un linguaggio semplice e comprensibile, l’autore riesce a dipanare le molteplici
ed inesauribili intenzionalità celate in ogni simbolo, aiutando il lettore a
riconoscere le analogie non casuali che si intrecciano tra miti, storia,
religioni e simboli, conducendolo ad esplorare ambiti di conoscenza e di
rappresentazione che solo il simbolo è capace di unificare e svelare.
A
riguardo dello pseudonimo,
l’Autore così scrive in altra presentazione:
Il
mio nome non è importante, ho usato lo pseudonimo Eleven, che oltre a
parecchi altri significati, è la traduzione inglese del numero Undici.
Ogni attributo, ogni nome si appiccica addosso come un tatuaggio incancellabile,
mentre il mio desiderio è quello di sentirmi solo un essere umano, uguale
agli altri sei miliardi di esseri umani che popolano il pianeta Terra.
Per questo motivo esisto come un’unità, un 1 che si trova in rapporto con
altri sei miliardi di 1 senza alcuna differenza di casta o di
nazionalità, di cultura o di colore di pelle. I due 1 sono perfettamente
uguali e intercambiabili in quanto ci si pone al medesimo livello, senza
distinzioni e senza posizioni di privilegio.
Siamo
stati creati ad immagine e somiglianza di Dio, dell’UNO supremo e per
questo ciascuno è un piccolo 1. Nudi siamo venuti al mondo e
immediatamente ci hanno appiccicato un’identità, anzi ancora prima di nascere
già ci avevano dato un nome, un nome che non ci lascia nemmeno nel sepolcro.
Certamente, dal punto di vista sociale, il nome è una necessità imprescindibile
per poterci individuare meglio, e adesso ci hanno anche affibbiato un codice
fiscale per poterci più adeguatamente controllare. Ma non ci è bastato, ciascuno
di noi si è identificato con un ruolo assumendo attributi sempre più complessi
che ci hanno ingabbiato come in una maschera coprendo la nostra vera essenza.
Tutto questo può essere socialmente indispensabile: “diamo a Cesare quello che è
di Cesare” ma ci ricordiamo della nostra essenza divina da dare a
Dio?
11
quindi! Il mio essere umano e l’altro mio pari. Parlo di essere umano e non di
uomo, perché come esseri umani non deve esistere nemmeno la distinzione di
sesso. L’11 pone le due unità allo stesso livello senza predilezioni o
prevaricazioni. Solo così il mio rapporto con l’altro diviene un rapporto
d’amore, sincero, perché le mie aspettative sono le sue aspettative, le mie
necessità sono le sue necessità; non vi può essere conflitto, non vi può essere
guerra.
11! Numero piuttosto controverso che alcuni
definiscono come il numero del peccato, dell’eccesso perché va oltre la
perfezione del dieci e non raggiunge quella del dodici. Ma esso pone in evidenza
due componenti identiche, perfettamente uguali e paritetiche, senza alcuna
differenza né di grado né di mansioni; due numeri che collaborano come due soci
ugualmente interessati allo sviluppo della propria impresa e che non nascondono
tensioni prevaricatorie. Essi possono scambiarsi continuamente il ruolo senza
arrecare alcuna turbativa. Il numero appare sempre uguale, comunque si spostino
i rispettivi termini. E l’I King intitola l’esagramma 11 – TTAI - La
Pace.
Astrologicamente, il numero 11 è abbinato al segno dell’Acquario e all’Undicesima Casa,
della quale dice la
Morpurgo , è la più incompresa e bistrattata dell’astrologia
tradizionale. È la ricerca di un’alternativa, spesso inafferrabile, di tutti gli
schemi, regole e pregiudizi che formano il tessuto connettivo della società
umana, attivistica e patriarcale. La casa undicesima non si nutre di dualismo,
non gioisce delle opposizioni, non giudica, ma mette continuamente in dubbio il
fatto che, quanto la società ci propone come modello, sia quello veramente
evolutivo. Così facendo, essa è in grado di togliere molti puntelli alla
struttura egoica, mettendo continuamente in discussione quelle costruzioni
portanti che sorreggono la personalità. Le è soprattutto impossibile credere
nelle regole che sono il fondamento di ogni disciplina poiché conosce la
mutevolezza delle mode e della morale. È la casa degli amici, delle conoscenze
che esulano da quelle riguardanti rapporti familiari, di parentela o di lavoro,
ma di individui che si incontrano in quanto si sentono accomunati da sentimenti
di fratellanza, da idee nuove, diverse, altamente all’avanguardia, così come
vogliono le dinamiche energie del pianeta Urano che ne è il Signore e quelle di
fratellanza del segno dell’Acquario.
L’equilibrio dell’11 è astensione dal giudizio e rinuncia
alle certezze; esso spinge verso nuovi orizzonti. Così ci si scopre ad osservare
il mondo con occhi diversi, si vedono cose che precedentemente erano passate
inosservate. Ora tutto ci parla e ci racconta la sua storia perché siamo in
grado di comprenderla; tutta quella che era la realtà inoppugnabile si trasforma
in realtà simbolica, non più irrigidita, ma con un’infinità di sfaccettature mai
notate prima e che ora risuonano non più nella razionalità di un cervello
condizionato, ma nell’anima, in un’anima che vive e si nutre d’amore.
È con quest’anima che sto cercando di
vedere il mondo, amandolo anche se, come dice il poeta, “rinserra ancora schiavi
e lacrime”, perché sono certo che solo l’amore potrà farlo ritornare ad essere
quel giardino edenico delle origini. In questo modo, con questo occhi, ho
scoperto le magiche energie d’amore, energie che il destino ci ha messo a
disposizione e che dobbiamo cercare di mantenere sempre vive nei nostri
cuori.
Con infinito amore.
Eleven
NOVA SCRIPTA S.r.l.
Salita
S. Francesco da Paola, 20/7 – 16126 Genova
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